AZIONE CATTOLICA ITALIANA - Diocesi di San Benedetto del Tronto
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MOVIMENTO   LAVORATORI

La LAUDATO SI' in CITTA'
Lettura dell'Enciclica di papa Francesco in tre tappe in città a San Benedetto

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Continuando la riflessione avviata lo scorso anno associativo sul tema dell’abitare e in occasione dell’Anno dell’Anniversario Speciale della Laudato Si’ indetto da Papa Francesco per i cinque anni dalla pubblicazione dell’Enciclica, come Movimento Lavoratori di AC intendiamo proporre iniziative per stimolarne la lettura e diffonderne il più possibile i contenuti, affinché noi cristiani possiamo convertirci a quella Ecologia integrale a cui il Pontefice ci richiama e per essere sempre più consapevoli che “vivere la vocazione di essere custodi dell’opera di Dio è parte essenziale di un’esistenza virtuosa, non costituisce qualcosa di opzionale e nemmeno un aspetto secondario dell’esperienza cristiana” (Laudato si’ 217).
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Con questo obiettivo, insieme a tutta l’Azione Cattolica diocesana, proponiamo l’iniziativa “La Laudato si’ in città”: un appuntamento in tre tappe per la lettura dell’Enciclica.
I luoghi della lettura sono quelli oggi al centro del dibattito cittadino e di scelte urbanistiche che riguardano il futuro della città e del suo ambiente.

La lettura della Laudato sì potrà essere seguita in diretta streaming nella pagina Facebook Mlac San Benedetto del Tronto
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qui il testo integrale dell'Enciclica di papa Francesco Laudato sì: ​http://w2.vatican.va/content/francesco/it/encyclicals/documents/papa-francesco_20150524_enciclica-laudato-si.html



IL LAVORO AL TEMPO DEL COVID19

L'emergenza della pandemia per il Corona virus, ci sta facendo vivere un periodo stra-ordinario, che mai avremmo nemmeno immaginato di vivere così. Un tempo che ci può insegnare quanto "è importante la solidarietà, l’interdipendenza e la capacità di fare squadra per essere più forti di fronte a rischi ed avversità". L'emergenza sanitaria porta con sé anche un'emergenza economica e per il mondo del lavoro. 
Come MLAC , dopo aver condiviso la preghiera per S. Giuseppe lavoratore "Il lavoro che vogliamo, il pianeta che speriamo", abbiamo pensato di continuare l'ascolto dei lavoratori, di come hanno vissuto e stanno vivendo questo momento difficile, pieno di dubbi ma anche di sfide.
Un ascolto reciproco per vivere la solidarietà e comprendere che nessuno ce la fa da solo. La fragilità può farci sperimentare quanto siamo vicini e imparare la solidarietà e nuove forme di relazioni per la dignità di ogni lavoratore e per il futuro.

Segui al nostra pagina FB: ​MLAC San Benedetto del Tronto e la pagina dell' Azione Cattolica diocesi di San Benedetto del Tronto 

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Grazie a tutti coloro che con disponibilità hanno raccontato la loro realtà di lavoratori nei diversi settori, ecco le loro storie di lavoro al tempo del Covid19:
le_storie_il_parrucchiere__1_.pdf
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centro_dascolto_compressed.pdf
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le_storie_azienda_ortofrutta-min.pdf
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le_storie_infermiera.pdf
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storie_di_lavoro_interinale.pdf
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a_scuola1.pdf
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a_scuola_2.pdf
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maestra_modificata_compressed__1_.pdf
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Veglia di Preghiera nella festività di S. Giuseppe Lavoratore 1 maggio 2020

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Contest fotografico
"Il lavoro dignitoso"

L’iniziativa invita a RACCONTARE IL LAVORO DIGNITOSO, IN PARTICOLARE NEL NOSTRO TERRITORIO MARCHIGIANO attraverso la r­ealizzazione di immag­ini/foto.
Foto che con il loro ­potere sapranno emozi­onare, commuovere, impressionare, far rifl­ettere, indignare, de­nunciare le diverse s­ituazioni lavorative ­in cui la dignità del­l’uomo che lavora vie­ne rispettata o, vice­versa, calpestata.
​Le nostre immagini, s­eppur statiche, possa­no essere capaci di d­are voce alle tante s­ituazioni di sfruttam­ento, c
osì come mette­re in luce le pur num­erose prassi esemplar­i di lavoro dignitoso della nostra terra locale.­.

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“Il lavoro ben fatto” è il titolo del Congresso diocesano del Movimento Lavoratori di Azione Cattolica di sabato 14 gennaio dalle ore 16.00. Un’occasione a cui sono tutti invitati, per rinnovare l’impegno dell’associazione verso il tema del lavoro, in quest’anno importante per tutta l’AC in quanto è l’anno assembleare.
Per riflettere sul senso del lavoro oggi e quale evoluzione del concetto di lavoro c’è, sarà presente il filosofo e scrittore 
Alessandro Pertosa, docente all’Issr di Ascoli e autore di libri anche sul tema del lavoro, per un dialogo condiviso e partecipativo con tutti i convenuti.

Anche questa volta per il suo Congresso il Mlac ha scelto un luogo di lavoro, un Hotel, ma che è anche segno d’accoglienza: l’Hotel Relax di San Benedetto che ospita coloro che hanno perso la loro casa a causa del terremoto.Un segno forte di vicinanza a queste comunità colpite ma anche un segno forte di come il lavoro possa essere segno di solidarietà.
Il pomeriggio, quindi a cui sono invitati tutti i cittadini, offre un confronto e una riflessione per ridare un senso condiviso al lavoro: “Vogliamo offrire spazi di condivisione per recuperare e approfondire insieme cos’è il lavoro degno, dobbiamo ricordare che accresce e esprime la dignità della persona perché è la persona al centro e non il lavoro” è l’invito della Segretaria Diocesana Antonella Simeni.

“Questo momento di riflessione s’inserisce anche nel cammino della comunità cristiana verso la 48a Settimana Sociale dei Cattolici Il lavoro che vogliamo: libero, creativo, partecipativo e solidale che si terrà a ottobre 2017. Vogliamo così dare il nostro contributo partecipato come Mlac di San Benedetto” aggiungeMonica Vallorani
 membro eletto dell’Equipe Nazionale del Mlac.







ECO-LAVORO
ALLA LUCE DELLA LAUDATO SI'

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Veglia per il Primo Maggio 2016
Il lavoro consolida la creazione di Dio

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Una giornata di incontro, di riflessione e relax, immersi nella natura proposta dal Movimento Lavoratori di Azione Cattolica (MLAC) della diocesi di San Benedetto del Tronto con la Delegazione Regionale di Azione Cattolica delle Marche, insieme al Progetto Policoro e alla Pastorale regionale del lavoro, con il supporto della pastorale del turismo.

Le linee guida di questa giornata che ha come titolo “ECO-LAVORO”, partono dalla Laudato sì di papa Francesco e cercano di riflettere sul difficile rapporto tra lavoro e ambiente, l’orizzonte è quello dell’ecologia integrale proposta proprio dal papa.
L’incontro si svolge in un ambiente delle nostre colline, en plein air, a Castignano, presso il santuario di s. Bernardino, per cogliere in diretto contatto con la natura, le sfide della Laudato si’ con Simona Loperte la segretaria nazionale del Movimento Lavoratori di Azione Cattolica, per la prima volta in visita nelle Marche. Sarà presente anche l’AC delle Marche.
La riflessione continua con Olimpia Gobbi, docente, sempre impegnata e attenta nelle associazioni e nel territorio, sull’abitare la terra nel rapporto tra partecipazione civile con i poteri istituzionali e i processi decisionali, sui temi della cura dell’ambiente.

Il racconto delle esperienze coniugano l’attenzione al territorio-ambiente e alla dignità del lavoro con Stefano della Ceca, presidente dell’Associazione Ci-Sei che nel maceratese è attiva nel creare rete nella filiera corta del biologico e fare formazione, ha curato il padiglione del biologico alla recente e importante Fiera Raci a Macerata.
L’esperienza della costituenda cooperativa agricola di comunità Rocca Madre, un innovativo percorso di partecipazione comunitaria per un’agricoltura sostenibile e per far rivivere terreni pubblici.
La storia dell’azienda dei Fioravanti, limitrofa al santuario, in cui i giovani hanno preso in mano l’azienda di famiglia rilanciando la produzione di vino e riscoprendo quella di anice e zafferano, coltivato con l’attenzione antica dei contadini.


Per il secondo anno, alla vigilia della festa del lavoro del Primo Maggio, il Movimento Lavoratori di Azione Cattolica ha proposto una veglia di preghiera in occasione di questa giornata dedicata ai lavoratori nella quale Pio XII istituì la memoria di San Giuseppe Lavoratore.
In collaborazione con l’organizzazione della Festa del Primo Maggio del Quartiere Agraria, il 29 aprile alle ore 21.00 questo momento di preghiera “Il lavoro consolida la creazione di Dio” è stato celebrato presso gli spazi della ditta Piemme di via Val Tiberina. Il tema che ha guidato la veglia è il rapporto tra lavoro e ambiente collegandosi all’idea dell’ecologia integrale che papa Francesco ha proposto nella Laudato Sì (LS). La preghiera guidata dall’assitente unitario di AC don Luigino, si è soffermata sulla riscoperta della dimensione spirituale del lavoro consegnata dalla regola Benedettina e da riscoprire, sulla Parola del Signore che ha gettato una luce sul Vangelo del lavoro. Il confronto poi con un’esperienza dal mondo del lavoro, con Alessandra Damiani che ha raccontato l’impegno a conciliare il diritto del lavoro e il rispetto dell’ambiente nella propria impresa, in un tempo difficile per l’agricoltura, dove il sentirsi tutti insieme nell’azienda collaboratori nel proprio lavoro è la forza che genera speranza e fa andare avanti.
Nelle preghiere sono state ricordate le diverse situazioni dove lavoro e ambiente non sono rispettati e le persone pagano le scelte egoistiche di alcuni: dalla terra dei fuochi all’impegno contro lo stoccaggio del gas all’Agraria, dalla difficile situazione della Stella Maris, segno di tante altre realtà, al mancato rispetto per la terra delle nostre colline soggette a continue frane e per il nostro mare. Tanti segni che hanno ricordato l’impegno unitario a difendere l’ambiente e il lavoro perchè possa essere “l’ambito di un multiforme sviluppo personale dove si mettono in gioco molte dimensioni della vita: la creatività, la proiezione nel futuro, lo sviluppo delle capacità, l’esercizio dei valori, la comunicazione con gli altri, un atteggiamento di adorazione” (LS n. 127).
Un impegno che forse si fatica ancora ad assumersi come comunità e come società, ma è la vita quotidiana il luogo dove il cristiano testimonia la Speranza e si santifica, collaborando con il lavoro a consolidare la Creazione di Dio.
Monica Vallorani

Buon Compleanno MLAC!

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di Monica Vallorani
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​In questo 2016 il Movimento Lavoratori di Azione Cattolica festeggia 80 anni di presenza e impegno nel mondo del lavoro al fianco delle persone. Il momento celebrativo e di festa è stato vissuto durante il convegno presidenze AC a Roma la sera del 30 Aprile, con un intenso spettacolo che narrava storie di lavoro. Il 1° maggio tutta l’AC si è ritrovata per il Regina Coeli con papa Francesco in Piazza S. Pietro, come segno di fermento e preghiera con la Chiesa tutta.
L’attenzione specifica al mondo del lavoro dell’Azione Cattolica nasce nel 1936 per un’intuizione del presidente della GIAC (Gioventù Italiana di Azione Cattolica) Luigi Gedda al ritorno da un incontro internazionale a Bruxelles. Nel corso degli anni successivi prende forma, e dopo il concilio viene denominata MLAC, un cammino per porsi a servizio dei lavoratori ed essere presente nell’ambito del lavoro. Una storia di impegno che nell’associazione ha rappresentato “l’antenna che trasmette le necessità, le esigenze, i problemi, le speranze, la sete di Cristo che è nella realtà viva del mondo del lavoro”, come ebbe a dire Vittorio Bachelet al Mlac che iniziava il nuovo cammino dopo il Concilio e il nuovo Statuto del 1969 “Voi siete dell’Azione Cattolica coloro che hanno in questo momento, forse, la parte più difficile”.
Una sollecitazione attuale nella situazione del lavoro odierna, in cui l’impegno associativo del Mlac in AC aiuta a tenere alta l’attenzione spirituale e formativa sulla dimensione dell’esperienza lavorativa, fondamentale nella vita della persona e custode della sua dignità. Oggi più che mai, non si può non pensare alla necessità missionaria dell’associazione AC di essere attenti nella formazione dei propri aderenti, alle dinamiche sociali e economiche, e di essere presenza di Speranza negli ambienti “difficili” delle esperienze lavorative.
Celebrare un compleanno significa fare memoria della storia, che non è semplice ricordo ma quella memoria cristiana che è gioia, speranza e che si fa vita. La gioia della gratitudine di una storia che con il Mlac ha accompagnato tante persone in un percorso di formazione e vicinanza che riportasse l’uomo e la donna al centro del lavoro, di spiritualità vissuta nella quotidiana esperienza del lavoro, di conoscenza della Dottrina Sociale della Chiesa. La speranza che cresce nel costruire ancora nuovi percorsi di presenza del Signore nel mondo del lavoro, di custodire la dignità della persona in ogni dimensione della vita anche nel lavoro. Un cammino nel quale l’esperienza associativa è il di più in un’epoca segnata dall’individualismo, nel quale la formazione personale e comunitaria contribuiscono a immaginare e rendere possibile un futuro non semplicemente migliore, ma dignitoso e solidale per tutti.
Nella nostra diocesi l’esperienza dell’Azione Cattolica di attenzione esplicita al mondo del lavoro è storia recente di questi ultimi cinque anni, un impegno per rispondere a ciò a cui oggi papa Francesco chiama: a difendere il lavoro per dare una vita dignitosa a ogni persona. Un cammino che ci auguriamo continui con il sostegno consapevole e convinto dell’associazione nell’essere un movimento di frontiera, sempre al fianco delle persone, attento alle particolari situazioni locali, in uno stile di dialogo e di maturazione responsabile, con proposte di attività concrete e di confronto con tutte le problematiche delle varie realtà lavorative, nell’impegno nel Progetto Policoro, della cui filiera di evangelizzazione il Mlac fa parte sin dalla sua costituzione nel 1995.
Come ha detto Matteo Truffelli al convegno presidenze “Tutta l’associazione è chiamata a vivere con il Movimento e attraverso il Movimento un’attenzione appassionata per una realtà tanto decisiva per la vita concreta delle persone. Che hanno bisogno di essere aiutate a vivere le sfide del lavoro di oggi per essere dentro di esse promotori e testimoni della speranza”.
Buon compleanno Mlac e buon lavoro!



veglia di preghiera:

in occasione del primo maggio: s. giuseppe lavoratore

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Vi aspettiamo tutti il 
29 aprile ore 21.00
per pregare insieme, all'interno di un luogo di lavoro, la Piemme Group in zona Agraria,
 per tutte le intenzioni per il mondo del lavoro:
 Per custodire la speranza sull'esempio di S. Giuseppe Lavoratore. 
per pregare per le famiglie. 
per i lavoratori, chi cerca lavoro e chi lo ha perso, 
per un'economia che sia giusta, 
per la giustizia e la dignità di ogni persona, 
per la custodia della terra.

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LA PREGHIERA CONTINUA IL 30 APRILE 
COME VEGLIA DIFFUSA:


CHIUNQUE PUO' PREGARE PER IL LAVORO, L'ECONOMIA E LA POLITICA, 
LA GIUSTIZIA E LA PACE, 
LA CUSTODIA DEL CREATO, 
IN FAMIGLIA, IN COMUNITA' 
SUL LUOGO DI LAVORO, IN GRUPPO, 
PERCHE' CI SIA UNA RETE DI PREGHIERA 
IN OCCASIONE DEL PRIMO MAGGIO.






IL 1 MAGGIO IN ZONA AGRARIA A PORTO D'ASCOLI,
ALLA TRADIZIONALE FESTA,
 IL VESCOVO CARLO CELEBRA L'EUCARISTIA
 ALLE ORE 11.45. 

ALLE ORE 10.00 IL VESCOVO CARLO INCONTRA IL MONDO DEL LAVORO, PRESSO LA PIEMME GROUP,
A CURA DELLA PASTORALE SOCIALE E DEL LAVORO DIOCESANA


"Lavoro Libero e Creativo” 
Talk e laboratori creativi il 28 febbraio 2015, 
dalle ore 16.00 alla Roland DG

Ecco le parole del nostro vescovo Carlo pronunciate durante l'incontro “Non basta “saper fare” un lavoro, è importante conoscere “perché fare” un lavoro”

Per vedere il servizio dell'Ancora online :
VIDEO Acquaviva Roland DG – Incontro MLAC “lavoro libero e creativo” per la dignità della persona
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Il prossimo 28 febbraio 2015 stimolati dalle parole di papa Francesco che definisce "il lavoro libero, creativo, partecipativo e solidale" (dall'enciclica Evangelii Gaudium) si propone un talk a più voci, dalle ore 16.00. L’incontro si svolgerà presso un luogo di lavoro: la sede della Roland DG nella zona industriale di Acquaviva Picena, azienda che si occupa di periferiche per la stampa, stampa&taglio, incisione e modellazione. 

L'obiettivo è riscoprire il lavoro come espressione della persona umana, ambito in cui fioriscono i talenti, dà dignità e contribuisce allo sviluppo integrale. La creatività della persona, le condizioni che ne favoriscono l'espressione (cultura, esperienza, laboriosità, valorizzazione delle capacità delle persone), l’innovazione saranno al centro dell'attenzione. Un percorso in cui “il lavoro è compimento della persona, della sua creatività” tra proposte concrete di formazione in dialogo con l’università grazie agli interventi del responsabile del Consorzio Universitario Piceno Pierluigi Raimondi e il professore Alberto Felici dell’UNICAM, ma anche un’esperienza di attenzione alla formazione e alla promozione sociale come la Fondazione Lavoroperlapersona con sede a Offida, con Giorgio Tintino, aziende che favoriscono l’innovazione e l’attenzione dal locale con Giovanni Re, dela Roland e Gianluca Straccia imprenditore della Meccanica Santa Barbara di Spinetoli, e l’insegnamento della Dottrina Sociale della Chiesa con il nostro vescovo S.E. Mons Carlo Bresciani, sullo sfondo di un’attenzione alla solidarietà, all’etica, alla giustizia, ad un’economia del dono. A moderare gli interventi nello stile del talk la giornalista, del Corriere Adriatico, Laura Ripani che fa parte dell’UCSI delle Marche. Lungo il pomeriggio si avrà la possibilità di confrontarsi con i relatori e visionare diversi strumenti di stampa su vario materiale dell’azienda ospitante che coinvolgerà i partecipanti in modo creativo e attivo.

  “La disponibilità di molte sensibilità e competenze a dialogare insieme nella gratuità, è un segno importante nel costruire una cultura della reciprocità e del dono per il nostro tempo, veri motori di innovazione, sociale e lavorativa. I momenti di confronto e dialogo sono proposti per mettere in moto processi per affrontare questo tempo critico dal punto di vista socio-lavorativo che chiede cambiamento, un nuovo passo e la creazione di reti di fiducia tra generazioni.”







Il MLAC della diocesi di San Benedetto del Tronto ha iniziato un percorso da qualche anno, proponendo alcuni incontri formativi sul tema del lavoro che esprime la dignità di ogni persona umana e il bene comune. Occasioni dove poter approfondire e confrontarsi, per formare a una nuova cultura del lavoro. La consapevolezza forte è che tale cambiamento culturale è possibile solo impegnandoci, con disponibilità e competenza, insieme, anche per trovare un linguaggio comune, in un dialogo ma anche in un mettersi in movimento che sia intergenerazionale, giovani e adulti.

 



L'impresa: comunità di Persone che lavorano
Seminario MLAC

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Dal 3 al 4 Novembre si è tenuto a Roma la seconda edizione del seminario di Studio sulla pastorale d'ambiente promosso dal Movimento Lavoratori dell’Azione Cattolica. Al centro della riflessione ci sono stati gli orizzonti dell’evangelizzazione nei luoghi di lavoro.

Sabato mattina abbiamo vissuto il convegno pubblico all'interno della Stazione ferroviaria di Termini: luogo di transito, ma anche di attività lavorativa. La scelta è il segno della presenza del Movimento negli ambienti di lavoro.  Fabrizio Schedid, Vice-presidente della Cooperativa Europe Consulting, ha raccontato la propria esperienza lavorativa al servizio dei senzatetto che vivono la stazione Termini. Numerose le iniziative e i progetti con i quali si sono date occasioni e possibilità a queste persone. Fabrizio ha sottolineato come percepisce l’essere evangelizzatore vedendo la propria professione come servizio per il bene comune, che è un segno per tutti coloro che incontra nel lavoro.

Anche Giuseppe Dardes, dell’Ufficio Solidarietà Sociale dell’Area Nazionale di Caritas Italiana, ha posto l’attenzione all’armonizzazione tra vita lavorativa e famiglia, che Caritas sta portando avanti in modo concreto, per i suoi collaboratori, attraverso l’adesione al progetto Family Audit. Family Audit è uno strumento manageriale che promuove un cambiamento culturale e organizzativo all’interno delle organizzazioni, e consente alle stesse di adottare delle politiche di gestione del personale orientate al benessere dei propri dipendenti e delle loro famiglie. Perché dove c’è benessere si lavora meglio e per le imprese la conciliazione famiglia lavoro è un vantaggio perché produce benessere. Una sperimentazione molto interessante considerato che è sostenta dalla Provincia di Trento e dal Dipartimento per le politiche della famiglia presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri. E molto attuale, sulla quale riflettere e magari anche da promuovere sul nostro territorio, considerata anche l’attenzione, in questi giorni, sulla conciliazione tempi di lavoro e famiglia rimessa in campo da chi pone dubbi sulla necessità di permettere alle attività commerciali aperture anche festive.

Questo racconto di alcune esperienze virtuose rilancia la possibilità concreta di come sia fattibile articolare forme di pastorale sistematica, e non occasionale lasciata alla buona volontà dei singoli che siano lavoratori o imprenditori. Come possa diventare un sistema di impresa realmente attento a essere e sostenere la comunità di persone che lavorano.

Davvero come ha ricordato don Matteo Prodi, se il cristiano è portatore di Vangelo, di quel di più di vita dalla vita di Gesù, anche nell’ambiente, e l’ambiente di lavoro, trova qualcosa che lo aiuta a vivere il Vangelo. L’apice dei documenti del Concilio, il primo nel suo genere, è infatti la Gaudium et Spes. È proprio la capacità di Gesù quella di inserirsi nella vita concreta, e tale è la pastorale d’ambiente.

È il tempo di sbilanciarsi, di andare negli ambienti. È quello che hanno raccontato don Nicola Preziuso direttore dell’ufficio per i Problemi Sociali e il Lavoro di Taranto e Francesco Atzori presidente AC di Iglesias. Due realtà che stanno vivendo momenti di difficoltà: l’Ilva di Taranto, l’Alcoa e la CarbonSulcis in Sardegna, che purtroppo ben conosciamo tutti essendo queste situazioni lavorative e non solo, venute alla ribalta anche mediatica. Eppure la presenza della comunità ecclesiale e dell’AC rilanciano segni di speranza.

Don Nicola ha presentato la situazione reale a Taranto e i gesti concreti messi in atto dalla Pastorale della diocesi, che ha sostenuto una modalità concreta di servizio all’inserimento lavorativo. Il Centro Educativo Murialdo è un’associazione di volontariato in cui chi ha il dono di essere pensionato o lavoratore si deve mettere al servizio di chi cerca o ha perso il lavoro, proponendo un percorso di scoperta della propria vocazione lavorativa e di avviamento a una mentalità imprenditoriale legata al territorio. Sono nati così molti gesti concreti: alcune realtà imprenditoriali. L’attenzione al territorio parte da più lontano che lo scatenarsi della crisi dell’Ilva di questa estate: infatti la Diocesi con l’università e il Cnr hanno firmato un protocollo per sperimentare la bonifica di un terreno inquinato. Altro gesto concreto.

Anche Francesco presentando la situazione delle miniere della Sardegna racconta come sia necessaria una politica di bonifica e lavoro, e come ci si stia impegnando come comunità ecclesiale sulla formazione a forme di imprenditorialità (Comunicato dell'AC sarda a proposito della Sulcis).

Emerge che la chiave è la collaborazione tra le diverse realtà e realtà ecclesiali nella Diocesi perché si affrontino con speranza e con concretezza tali situazioni. Solo una pastorale e un impegno comune possono sensibilizzare verso una diversa e nuova mentalità del lavoro. La crisi nasce forse dal centro stesso del lavoro e da come esso sia vissuto. Un lavoro che perde la dimensione di lavoro umano, di legami personali. Un lavoro che annienta l’idea che l’impresa sia una comunità di persone che lavorano, ma individualità in competizione e staccate da ogni senso di appartenenza familiare o comunitario. Su questo come Chiesa, cioè come Cristiani, tutti laici e presbiteri, con il Pastore siamo chiamati a sollecitare scelte lavorative e di tempi lavorativi, che rispettino l’uomo e le relazioni comunitarie, attraverso l’espressione del pensiero ma soprattutto gesti concreti. Rischiamo altrimenti come AC, come comunità ecclesiale una perdita di presenza nel tessuto cittadino, della vita. Ma importante che essa sia una presenza comunitaria, solidale perciò né paurosa, né polemica, né sensazionalistica. Ecco che il confronto con altre esperienze è davvero stimolante e arricchente anche per la nostra realtà diocesana

I prossimi impegni concreti sui quali si sta muovendo il Movimento Lavoratori di AC sono: la Progettazione Sociale, il cui bando è stato pubblicato e a cui si può partecipare. Le Feste di San Giuseppe del 17 marzo 2013 che vedranno i Lavoratori di AC impegnati ad abitare i più vari luoghi di lavoro in Italia.

Monica Vallorani


LA COMUNITà IN CAMPO: IL CAMBIAMENTO CHE CI METTE IN MOVIMENTO - CAMPO NAZIONALE MLAC

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Un campo nazionale è sempre una preziosa occasione di incontro e confronto, e lo è stato anche quello del MLAC che si è svolto tra il 17 e 21 agosto scorsi a Cesana Torinese nell'alta val Susa a soli 6 km dal confine francese e a pochi minuti in auto dalla forse più famosa Sestriere.

Le fatiche del viaggio che per molti ( pugliesi, calabresi) è stato ben più lungo ed estenuante del nostro sono state ripagate dallo splendido paesaggio che ci attendeva e dalla speciale accoglienza che all'arrivo ci ha riservato l'equipe nazionale MLAC. Un'organizzazione perfetta e attenta ha reso il soggiorno piacevole creando un vero clima di amicizia e permettendoci di affrontare con serenità l'importante tema scelto per l'occasione: “la comunità in campo: il cambiamento che ci mette in movimento.”

Con la dottoressa Tiziana Ciampolini dell'osservatorio povertà della Caritas piemontese abbiamo riflettuto, anche attraverso un interessante attività, sul concetto di comunità, sulla rete di relazioni che la costituiscono e soprattutto sul ruolo che la comunità civile, politica e cristiana può ricoprire in una realtà economica in così rapido e drammatico cambiamento.

La crisi, che i nostri relatori con chiarezza ci hanno descritto, la sentiamo, la viviamo ma forse non percepiamo ancora dove ci porterà. Di sicuro non ci saranno più percorsi già tracciati ma nuove strade da aprire in futuro. La stessa riforma del mercato del lavoro che Gaetano Quadrelli della CISL di Torino ci ha raccontato non è del tutto adeguata a quanto sta avvenendo.

Ecco allora che la comunità, soprattutto quella dei credenti, torna al centro della questione come risorsa da riscoprire dopo tanto e troppo individualismo.

Abbiamo ascoltato esperienze di solidarietà attiva da ogni luogo d'Italia, sono germi di rinascita anche nel mondo del lavoro. Pensiamo ai corsi per disoccupati o ai laboratori per disabili che i giovani vincitori dal bando della progettazione sociale sono venuti a raccontarci e che stanno già portando piccoli frutti.

È su questo terreno che si gioca la nostra vocazione di laici di AC. Al nostro ruolo di cristiani attivamente impegnati nel mondo del lavoro, ma anche nelle parrocchie a tenere alta l'attenzione sulle problematiche ci ha richiamati Annamaria Tibaldi Delegato AC del Piemonte. Un'appassionata testimonianza la sua e un invito ad agire, anche con sacrificio, affinché si crei una sempre più vasta sinergia tra gruppi e movimenti nella Chiesa per realizzare davvero quel concetto di Comunità vivificante e operante.

La preghiera che in più momenti ci ha rinfrancato in quei giorni, deve divenire l'esercizio quotidiano che alimenta il nostro agire.

Un bilancio del tutto positivo quindi non solo per quanto descritto, ma anche e soprattutto perché il movimento lavoratori è indubbiamente una vivace fucina di idee ed esperienze, un'opportunità reale per un adulto di AC di incarnare la propria esperienza cristiana nella storia di oggi.

Testimonia questa vivacità il fitto calendario di iniziative previste per il nuovo anno associativo. Una delle più importanti sarà la festa di San Giuseppe il 17 marzo 2013 organizzata in tutta Italia e coordinata a livello regionale. Anche il MLAC marchigiano si sta preparando a questo evento. Sarà un momento di incontro gioioso e si terrà contemporaneamente in più località d'Italia che in qualche modo si ritroveranno “connesse”.

Segniamo quindi quest'appuntamento sulla nostra agenda, sarà un occasione di apertura e dialogo che non mancherà di arricchirci.


Loredana Angelozzi

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laboratorio progettazione sociale - mlac

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La Progettazione sociale: i progetti
Insieme… si può fare! E' un’affermazione che può suonare anche retorica, ma che l’unione faccia la forza risuona già nel buon senso dei proverbi popolari. È una frase, però, che dice qualcosa di più, è la concreta possibilità che ogni sogno ha di diventare realtà. Nel caso del bando di progettazione sociale tale "motto" indica la possibilità che un'idea prende la forma di un progetto condiviso tra realtà associative, uffici pastorali, istituzioni, imprenditoria… così da realizzare la cultura della progettualità sociale. È questa cultura che nelle giornate di Progettazione Sociale, ormai al loro sesto anno, si propone, si elabora, si costruisce attraverso idee, confronti, progetti presentati e messi in circolo. La circolarità generosa e gratuita delle idee genera creatività, fiducia e progettualità, che da ancora conferma del fatto che "insieme, si può fare".
La pluralità di voci intervenute nei due giorni, in particolare nella composita tavola rotonda, sono state il segno concreto che se una progettualità sociale si può fare, questa è possibile solo insieme. "Insieme", l’avverbio dell’impegno laicale cristiano, come è stato ricordato. L’unità dell’insieme passa dall’unità ecclesiale, valorizza ognuno nella responsabilità, si affina nella capacità di guardare e nella solidarietà.
Il contributo di Pezzana ha proposto una realizzazione concreta nel progetto Welfare Italia di una progettazione sociale che si fa carico di tutti nella responsabilità condivisa, contro un sistema di deleghe. Un nuovo welfare, dove si recupera un benessere sostenibile e globale che non lascia indietro nessuno. Una progettazione sociale come animazione della cura, che si fa carico di ciò che realizza, che pone attenzione all’altro.  L’esperienza di Welfare Italia come un progetto sociale che parte dalla famiglia accogliendo il bisogno di integrazione dei bisogni, di unificare cioè le esperienze, ristabilendo legami e ponti tra tutte le realtà dalla persona alla comunità, dall’impresa alle istituzioni, dalla finanza alla società civile. La prima applicazione in Luoghi di Cura che si occupano di sanità e salute dove si pone attenzione alla persona fin dall’accoglienza.
L’invito a narrare le buone pratiche, a raccontare le belle e costruttive esperienze, perché diventino realtà anche in altri contesti, si è concretizzato anche nella presentazione dei diversi progetti sviluppati nelle diverse realtà associative e territoriali delle varie regioni italiane. Testimoni diretti di una cultura della progettualità che insieme riesce a proporre, coinvolgere e realizzare iniziative significative, solidali e coinvolgenti. Capaci di rilanciare fiducia e speranza, partecipazione e responsabilità, relazioni e competenze, anche là dove la crisi offusca lo sguardo che non riesce a vedere oltre e allenta la dignità della persona. Tutto questo ha  reso un momento emozionante la proclamazione dei vincitori: dietro ai loro volti si leggeva tutto l’entusiasmo e la gioia per la possibilità di realizzare i propri piccoli-grandi sogni grazie al contributo dato dal bando. I progetti premiati sono stati: “Strumenti MusicAbili” presentato da un gruppo informale della diocesi di Benevento, “La prova del cuoco” del Progetto Policoro della diocesi di Molfetta, “La pasta è buona per tutto”  della  parrocchia San Leone di Gragnano e “Viaggio nel tempo attraverso la terra” del gruppo informale della diocesi di Nardò-Gallipoli. L’equipe accompagnerà tutti nella loro realizzazione, portando avanti l’attenzione del Mlac alla progettazione sociale per aiutare a trasformare i sogni in progetti concreti dando loro spazio e protagonismo.
Ora, dopo queste giornate, si passa all’impegno concreto nelle nostre realtà territoriali, attraverso questa carica di speranza, con progetti da realizzare e altri da sognare, per far essere la progettazione sociale uno stile, e non un’opzione, il modo di stare nel mondo, di tessere la trama del noi della comunità ecclesiale, sociale, di costruire opportunità concrete di lavoro, di non lasciare indietro nessuno. Tutto ciò reso possibile da quell’avverbio che è "insieme".
Monica Vallorani

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